di Mario STIGLIANO
L’azoto è uno dei principali gas inerti utilizzato in ambito industriale sia come fluido refrigerane in applicazioni criogeniche che come inertizzante.
Il termine “gas inerte” però nasconde molti pericoli. Cos’è un gas inerte? Un gas non tossico che non supporta la respirazione umana e che non reagisce, o solo in minima misura, con altre sostanze.
Nonostante le indicazioni fornite dai produttori con le schede di sicurezza continuano a verificarsi incidenti gravi legati al rischio asfissia, causati dall’uso improprio di gas inerti e dalla carenza di ossigeno.
Nella tabella seguente sono riportati gli effetti della riduzione della concentrazione di ossigeno sul corpo umano:
O2 (Vol %) | Effetti e sintomi |
21 % | Percentuale nell’aria non inquinata |
17 % | Diminuzione della visione notturnaAumento dell’aria inspirataAccelerazione del ritmo cardiaco |
16 % | Vertigini |
15 % | Turbe dell’attenzione, delle capacità valutative, del coordinamentoAffaticamentoPerdita di controllo dei movimenti |
12 % | Forte perturbazione delle capacità valutative e di coordinamentoPerdita di coscienzaLesioni cerebrali irreversibili |
10 % | Incapacità di muoversiNauseaVomito |
6 % | Respirazione spasmodicaMovimenti convulsiMorte in 5-8 minuti |
Le misure di prevenzione e protezione da adottare nel caso di utilizzo di azoto come inertizzante di serbatoi metallici sono le seguenti:
- Informazione e formazione dei lavoratori addetti;
- Apposizione di cartelli di avvertimento per informare sul rischio di asfissia;
- Misure atte ad impedire l’accesso all’interno del serbatoio con lucchettatura dei passi d’uomo;
- Scheda di sicurezza dell’azoto in prossimità del serbatoio;
- Manometro con la doppia funzione di controllare la pressione dell’azoto ed eventuali perdite di gas inerte;
- Prima dell’accesso nel serbatoio metallico applicare quanto previsto dal D.P.R. 177/2011.
Safety Focus – Anno II – Numero 18 – 2 Novembre 2015