Piscine, il nuovo quaderno per la salute e sicurezza INAIL

di Federica PALMIERI

Pubblicata dall’INAIL il nuovo Quaderno per la Salute e la sicurezza nelle piscine.

Si tratta di un quaderno che riporta indicazioni sulla normativa corrente nazionale e regionale, i rischi da agenti fisici chimici e microbiologici e la prevenzione, gli elementi di controllo, al fine di informare sia i responsabili e il personale delle piscine, che gli utenti sul tema PISCINE.

Dagli studi Inail gli infortuni più frequenti sono dovuti a cadute e scivolamenti, in particolare: “lesioni dell’apparato scheletrico; fratture del cranio, lacerazione del timpano; fratture al tratto cervicale, dorsale, lombare, osso sacro, coccige; fratture al bacino, al torace; fratture agli arti superiori (braccio, avambraccio, polso e mano); fratture agli arti inferiori (femore, tibia, perone, piede); lesioni dentarie; lesioni muscolo-tendinee”. I pericoli che possono essere connessi all’ambiente delle piscine sono quindi l’annegamento, i traumi da impatto, l’esposizione ad agenti fisici come freddo e caldo, contatto inalazione o ingestione di patogeni, virus, agenti chimici.

Per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari delle piscine i riferimenti sono:

Questi accordi non hanno forza di legge, ma sono la base di leggi regionali che attraverso i quali hanno sviluppato norme su: “definizione; classificazione; campo di applicazione e finalità; dotazione di personale, attrezzature e materiali; controlli interni; controlli esterni; sanzioni; regime transitorio; requisiti igienico-ambientali di competenza del Ministero della salute”.

Il quaderno Inail raccoglie tutte le leggi regionali e, a queste ultime, sono affiancate dall’indicazione delle Norme CONI per l’impiantistica sportiva (2008) con le indicazioni non obbligatorie “per la realizzazione di impianti dove si svolgono attività sportive non normate dalle Federazioni, come ad esempio gli impianti per il fitness, il percorso vita ed i parchi acquatici”; e da tutte la norme tecniche elaborate da UNI negli anni.

Si parla inoltre di frequentatori, bagnanti, numero massimo ammissibile, di requisiti dell’impianto e su questi ci si sofferma specificando che: “Le piscine a uso natatorio sono contemporaneamente luogo di lavoro per gli operatori e di vita per gli utenti. Per le loro caratteristiche di ambienti circoscritti e, in alcuni casi, affollati, rappresentano siti dove il rischio più rilevante è quello di carattere igienico-sanitario. L’acqua in vasca, come anche le superfici degli spazi perimetrali, i percorsi a piedi nudi, gli spogliatoi e gli stessi impianti idrici dei servizi, possono infatti rappresentare una via di trasmissione di infezioni e malattie sostenute da microrganismi che, in condizioni ambientali favorevoli, possono sopravvivere e moltiplicarsi”.

Vengono descritti i rischi derivanti dalla manutenzione e dalla temperatura dell’acqua, i requisiti delle acque, il campionamento, i trattamenti, i requisiti igienico ambientali e i requisiti di sicurezza e controlli.

Vengono poi individuate le due figure centrali che devono essere nominate dal titolare:

  • il responsabile della piscina;
  • l’assistente bagnanti.

Il titolare può scegliere di essere egli stesso il responsabile della piscina.

Il responsabile della piscina (ex D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.), deve redigere il Documento di valutazione dei rischi che tenga conto di:

  • analisi del luogo di lavoro,
  • rischi igienico-sanitari,
  • fasi lavorative in cui si possono verificare i rischi,
  • misure preventive da adottare,
  • sistema di monitoraggio,
  • azioni correttive,
  • verifiche del piano di sicurezza ed emergenza,
  • aggiornamento delle procedure dei sistemi di prevenzione e protezione, dei soggetti coinvolti in tali procedure, con definizione di incarichi specifici,
  • mansioni a rischio che richiedono un’idoneità professionale.

 

LE PISCINE – QUADERNI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/le_piscine_quaderni_per_la_salute_e_la_sicurezza.html

 

Safety Focus – Anno III – Numero 7 – 15 Giugno 2016