di Alice My
Esaminare i prossimi passi da compiere per la sicurezza e la salute nelle micro e piccole imprese
L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro (EU-OSHA) ha ospitato a Bruxelles una conferenza di alto livello sulla via da seguire per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro nelle piccole imprese europee. L’evento si basa sulle conclusioni del progetto dell’EU-OSHA che esamina la SSL nelle micro e piccole imprese e coincide con la pubblicazione della relazione di analisi finale del progetto, in cui sono descritti i principali fattori che influenzano la SSL nelle suddette imprese e vengono fornite raccomandazioni per le buone prassi e il sostegno allo sviluppo di politiche.
Lo scopo del progetto è promuovere lo sviluppo di politiche e interventi più efficienti e basati su dati oggettivi che permettano alle micro e piccole imprese di migliorare la SSL. Nella relazione finale è stata presentata un’analisi a tutto campo su «che cosa funziona, per chi e in quali circostanze», considerando aspetti come le forme di governance e la regolamentazione, l’applicazione delle norme, i contesti socioeconomici, i servizi di consulenza, l’istruzione, gli accordi collettivi e il coinvolgimento delle parti sociali.
Marianne Thyssen, commissaria europea responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, sottolinea che: «La tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro è uno dei principi chiave del nostro pilastro europeo dei diritti sociali; dal mio canto, ho fatto in modo che il miglioramento della situazione nelle micro e piccole imprese diventasse una priorità. Anche se le micro e piccole imprese impiegano circa la metà della forza lavoro europea e sono fondamentali per la crescita economica, molto spesso i loro dipendenti sono scarsamente protetti contro gli infortuni e le malattie e molte aziende di questo tipo lottano per sopravvivere. Questo progetto ha permesso di comprendere meglio come le norme in materia di salute e sicurezza siano percepite in tali imprese e quali azioni debbano adottare le autorità e altre parti interessate per migliorare la conformità».
Una delle principali raccomandazioni invita a coinvolgere tutte le parti interessate, compresi gli attori in campo normativo, i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro, e a garantire che i loro sforzi siano coordinati per massimizzare l’efficienza nel raggiungimento delle micro e piccole imprese nonché nello sviluppo di soluzioni applicabili, sostenibili e trasferibili. La relazione indica inoltre il ruolo cruciale rivestito dall’istituzione di solidi sistemi nazionali per la regolamentazione e l’ispezione in materia di SSL, al pari della sua integrazione nell’istruzione settoriale e in accordi connessi alla catena di approvvigionamento per promuovere la SSL nelle micro e piccole imprese.
Christa Sedlatschek, direttrice dell’EU-OSHA, spiega: «È estremamente importante che tutte le parti interessate collaborino per inviare un messaggio coerente e aiutare le micro e piccole imprese ad affrontare le sfide legate alla SSL. Grazie alla sua natura tripartita, l’EU-OSHA si trova nella posizione ideale per contribuire. L’OiRA (strumento di valutazione interattiva dei rischi online) costituisce un grande esempio di questo contributo, poiché coinvolge diverse parti interessate a livello nazionale e di UE. L’EU-OSHA sviluppa inoltre molti altri strumenti e materiali informativi nell’ambito delle sue campagne Ambienti di lavoro sani e sicuri, rivolti specificamente alle piccole imprese».
In tutta Europa è stata individuata una vasta gamma di altri esempi di buone pratiche, volte a migliorare la SSL nelle micro e piccole imprese, che comprende soluzioni più «tradizionali» come le liste di controllo elaborate dalle parti sociali in Svezia per valutare rischi specifici di settore. Commisurati alle esigenze delle piccole imprese in oltre 60 settori, gli strumenti online sono gratuiti e facilitano l’osservanza dei requisiti normativi da parte delle aziende.
Sebbene il miglioramento della SSL possa risultare impegnativo per le micro e piccole imprese, il progetto dimostra chiaramente che queste aziende sono maggiormente propense ad adottare programmi percepiti come pertinenti e accessibili in termini di prezzo e che, inoltre, con un approccio coeso in cui tutte le parti interessate diffondono gli stessi messaggi trasparenti, vi sono maggiori probabilità di convincere le piccole imprese che il miglioramento della SSL è fattibile e pratico al tempo stesso. Tuttavia, c’è ancora una quota considerevole di micro e piccole imprese che appaiono vulnerabili, dotate di scarse risorse e fuori dalla portata del sostegno e delle ispezioni regolamentate esistenti.
Safety Focus – Anno V – Numero 3 – 2 Luglio 2018