fonte DAN EUROPE www.daneurope.org
L’obiettivo principale di ogni programma di primo soccorso è quello di preparare i soccorritori a fornire aiuto in caso di emergenza; i programmi di formazione DAN non fanno eccezione. L’European Resuscitation Council (ERC) e l’International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR) hanno di recente pubblicato un insieme di aggiornamenti su base scientifica alle linee guida sul supporto vitale di base. Queste modifiche sono state pensate per aiutare i primi soccorritori a sentirsi più sicuri di fronte ad una situazione d’emergenza. Dovrebbero inoltre garantire una maggiore prontezza nella risposta ed un primo soccorso più efficiente.
Sebbene le suddette variazioni proposte dall’ERC siano minime e in buona parte confermino/rinforzino le già esistenti linee guida del 2010, lo staff di DAN Medical e di DAN Training prenderanno in esame le nuove linee guida ed ogni corso DAN per stabilire come metterle in pratica al meglio. DAN rivedrà tutti i suoi programmi di formazione entro la fine del 2015 per adattarli alle nuove modifiche.
I cambiamenti principali sono:
Sequenza BLS adulto
Chiedere aiuto supplementare (se necessario) è incluso nella fase di allerta dei servizi di emergenza.
Compressioni toraciche
I soccorritori addestrati dovrebbero praticarle con un ritmo di 100-120 compressioni al minuto. I soccorritori dovrebbero assicurarsi che le compressioni toraciche vengano praticate ad una profondità adeguata (almeno 5 cm ma non più di 6 cm). Una RCP di alta qualità è essenziale per la buona riuscita della rianimazione. Questa enfasi nella qualità delle compressioni toraciche è una novità, sebbene il ritmo da seguire fosse già in vigore dal 2010.
E’ importante permettere la completa riespansione del torace dopo ogni compressione. E’ bene inoltre minimizzare le interruzioni durante la pratica stessa. Si deve permettere la completa riespansione del torace dopo ogni compressione e si devono ridurre al minimo le interruzioni nelle compressioni
Rapporto compressione-ventilazione
in tutti i casi, i soccorritori non professionisti dovrebbero praticare 30 compressioni toraciche seguite da due ventilazioni. Questo vale per adulti, bambini e neonati.
La sequenza RCP per gli adulti può essere adottata in modo sicuro anche con i bambini privi di sensi e con respirazione anormale. La profondità delle compressioni in un bambino dovrebbe essere pari ad almeno un terzo della profondità del torace (per i neonati è di 4 cm, per i bambini di 5 cm).
Per facilitare l’apprendimento e la memoria, ai soccorritori laici dovrebbe essere insegnato che la sequenza BLS per adulto può essere usata anche per i bambini non coscienti e che non respirano normalmente. Le seguenti piccole modifiche la renderebbero comunque più adatta ai bambini:
- effettuare 5 ventilazioni iniziali prima di procedere con le compressioni toraciche
- praticare la RCP per 1 minuto prima di andare a cercare aiuto, nel caso in cui il soccorritore fosse solo
- eseguire le compressioni ad una profondità di almeno un terzo del torace; usare 2 dita in caso di neonato con meno di un anno di età; usare 1 o 2 mani su un bambino di età maggiore a un anno, a seconda della necessità, per raggiungere un’adeguata profondità di compressione.
Le stesse variazioni delle 5 ventilazioni iniziali seguite dal minuto di RCP, messe in pratica dal singolo soccorritore prima di chiedere aiuto, possono migliorare il risultato della rianimazione anche in caso di annegamento. Queste modifiche dovrebbero essere insegnate solo a coloro che si occupano di primo soccorso di potenziali vittime d’annegamento (es. bagnini).
Segni di circolazione
Non verificare la presenza di segni di circolazione. Bisogna supporre che una persona che abbia smesso di respirare sia in arresto totale. La sola eccezione va fatta per il primo soccorso prestato ai bambini, quando il soccorritore ricerca segni vitali dopo le 5 ventilazioni iniziali.
Respirazione di soccorso
Ogni ventilazione dovrebbe essere effettuata entro un secondo. Precedentemente, nel soccorso dei bambini, la raccomandazione era da 1 a 1,5 secondi. Ora la durata della ventilazione coincide con quella dell’adulto.
Ogni ventilazione dovrebbe far sollevare il petto e il soccorritore dovrebbe essere in grado di osservarlo. Il soccorritore dovrebbe inoltre evitare di effettuare delle ventilazioni troppo rapide o troppo energiche.
DAN ha stabilito che la ventilazione con una maschera oronasale è importante quando si effettua primo soccorso a subacquei o nuotatori infortunati.
Di conseguenza, la formazione sulle ventilazioni con maschera oronasale rimarrà attiva nei corsi DAN. Questi corsi rappresentano un gradino più alto rispetto alla formazione di base di un soccorritore non professionista.
Uso del DAE
I DAE permettono di defibrillare molti minuti prima che arrivino i soccorsi. Sono sicuri ed efficaci anche quando vengono usati da soccorritori non professionisti. E’ decisamente importante che i soccorritori laici seguano con attenzione e con effetto immediato i comandi vocali, in particolare nel riprendere la RCP appena uditi i comandi, riducendo al minimo le interruzioni nelle compressioni toraciche.
- RCP prima della defibrillazione – Continuare la RCP mentre il defibrillatore o il DAE viene portato sul posto e applicato, ma la defibrillazione non dovrebbe mai essere ritardata più del dovuto.
- Intervallo tra i controlli del ritmo cardiaco– Interrompere le compressioni toraciche ogni 2 minuti per permettere al DAE di valutare il ritmo cardiaco.
- Comandi vocali– E’ di fondamentale importanza che il soccorritore, nell’eseguire la RCP, presti attenzione ai comandi vocali del DAE e che li segua senza ritardi.
Le linee guida del 2015 hanno riconfermato che i DAE standard possono essere usati anche sui bambini maggiori di 8 anni. Per i bambini da 1 a 8 anni usare le piastre pediatriche, insieme ad un attenuatore o alla modalità pediatrica se disponibile.
Tuttavia, se il DAE disponibile è già configurato per l’intervento su un adulto, può essere comunque utilizzato. Se si è testimoni di un collasso improvviso di un bambino, usare immediatamente il DAE. Se invece il collasso non è avvenuto in presenza del soccorritore, pratica un minuto di RCP prima di utilizzare il DAE.
Ulteriori variazioni, relative al corso BLS per soccorritore non professionista, che andranno ad incidere sui corsi DAN sono:
- La cruciale importanza dell’interazione tra l’operatore sanitario, il soccorritore laico che effettua la RCP e il tempestivo impiego del DAE.
- L’astante, formato nel primo soccorso, dovrebbe valutare immediatamente la persona collassata per determinare se sia incosciente e con respirazione anormale e immediatamente avvertire i soccorsi.
- Applicare pressione diretta, con o senza un bendaggio, per controllare l’emorragia esterna dove possibile. Se l’emorragia non può essere contenuta con una pressione diretta, utilizzare un bendaggio emostatico o una tourniquet. Per l’applicazione di una tourniquet sicura ed efficace è necessario un corso di formazione.
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Safety Focus – Anno III – Numero 2 – 2 Febbraio 2016