di Mario Stigliano
In un mondo dove la produttività e l’efficienza sono spesso gli obiettivi primari, la sicurezza nei cantieri può facilmente trasformarsi in una mera formalità.
Tuttavia, trascurarla può avere conseguenze devastanti, non solo per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma anche per l’integrità morale e professionale delle aziende coinvolte. È giunto il momento di cambiare approccio e considerare la sicurezza non come un ostacolo, ma come il fondamento su cui costruire ogni progetto.
La sicurezza nei cantieri non è un tema da prendere alla leggera!
Ogni anno, le statistiche sugli infortuni sul lavoro parlano chiaro: troppi incidenti, troppi rischi non gestiti, troppi compromessi accettati in nome del risparmio di tempo o di costi. Questi sono errori che possono costare caro, molto caro.
La sicurezza non dovrebbe mai essere vista come un optional o come un fastidioso compito burocratico. Essa è una responsabilità vitale, un dovere morale nei confronti di ogni lavoratore che si affida alle misure di sicurezza della propria azienda per tornare a casa sano e salvo.
Il rispetto di questo dovere è il primo passo verso la costruzione di un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.
Nei cantieri, è fondamentale adottare una visione della sicurezza come valore intrinseco del processo lavorativo, non separato o secondario. La sicurezza deve essere integrata in ogni fase del progetto, da ogni membro del team, dal committente, al CSE, al capocantiere, all’operaio. Deve essere considerata una componente essenziale, alla stessa stregua della qualità del lavoro eseguito.
È essenziale che ogni cantiere adotti un approccio proattivo verso la sicurezza. Questo significa non solo il rispetto delle normative, ma anche promuovere una cultura della sicurezza che incoraggi ogni individuo a prendersi cura attivamente di sé stesso e dei propri colleghi.
La prevenzione deve diventare un riflesso naturale, un aspetto quotidiano del lavoro quanto lo è l’uso di un martello o di una betoniera. Un cambiamento richiede un impegno costante e la consapevolezza che ogni decisione, ogni azione, può fare la differenza tra la vita e la morte. Questo impegno deve essere visibile e tangibile: deve essere discusso, deve essere programmato e, soprattutto, deve essere praticato.
Solo così la sicurezza diventerà la norma, non l’eccezione.
La sicurezza nei cantieri non è un argomento da affrontare solo nei momenti di crisi o dopo un incidente come accade a livello politico e sindacale. È un principio attivo, un filo conduttore che deve guidare ogni giornata lavorativa.
È tempo di abbandonare la compiacenza e di riconoscere che la sicurezza è un diritto, non un privilegio. Perché non è normale trascurare la sicurezza. È normale proteggerla, valorizzarla, e praticarla ogni giorno.
Lancio il mio appello a tutti, è il momento di riaffermare l’impegno verso la sicurezza, non solo come obbligo legale, ma come impegno etico e professionale. Il futuro dei cantieri dipende da questo cambiamento di mentalità.
Chi è Mario Stigliano
Dopo la laurea in Ingegneria, Mario Stigliano si è sempre occupato di sicurezza nei cantieri industriali e del settore energetico come Coordinatore della Sicurezza e HSE per diverse multinazionali.
Il metodo Sicurezza Operativa, ideato e testato sul campo e frutto dei suoi anni di esperienza, nasce con l’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza in tutti i cantieri.
Dal 2016 collabora attivamente con l’EU-OSHA (Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro) nell’ambito del progetto Healthy Workplaces.
Nel 2018, in occasione della Settimana Mondiale della Salute e Sicurezza, Mario Stigliano ha corso la Run4Safety, una corsa in solitaria da Ginosa a Milano per sensibilizzare sulle morti bianche nei cantieri.
Collabora con diverse riviste del settore scrivendo articoli tecnici sulla sicurezza nei cantieri.
Safety Focus – Anno XI – Numero 13 – 24 maggio 2024