di Franco Fantozzi
Lo stato di permacrisi (generato a partire da una serie di fattori quali instabilità geopolitica a livello globale, crisi economiche, eventi climatici estremi, disordini sociali e politici, epidemie, ed evoluzione delle aspettative della forza lavoro) continua a produrre effetti significativi sulle organizzazioni e a contribuire a un aumento del livello di burnout dei dipendenti. Ciò richiede alle organizzazioni di adottare strategie integrate per la gestione dei rischi di viaggio al fine di proteggere la salute e sicurezza della propria forza lavoro che si trova a viaggiare o è assegnata all’estero.
In un contesto sempre più complesso e dinamico, le organizzazioni si trovano di fronte alla necessità di investire in politiche di prevenzione e gestione dei rischi efficaci e in grado non solo di tutelare l’incolumità del personale, ma anche di garantire la continuità del business. La costante evoluzione del contesto di rischio richiede alle organizzazioni di adattare il proprio approccio al Duty of Care per essere in grado di affrontare efficacemente tali rischi, nonché di rivedere le procedure di Travel Risk Management per assicurare la conformità alle normative e alle Linee guida UNI ISO 31030.
L’evoluzione del modello di assistenza
La natura interconnessa dei rischi odierni richiede un passaggio da un approccio reattivo a uno di tipo proattivo e predittivo, che vada oltre la risposta agli incidenti, combinando prevenzione, preparazione e risposta integrata.
La prevenzione è il pilastro fondamentale di questo approccio. Grazie all’utilizzo di dati e analisi in tempo reale, è possibile prevedere potenziali minacce e intervenire tempestivamente. La preparazione, invece, si concretizza attraverso programmi di formazione dedicati a manager e dipendenti, briefing personalizzati e simulazioni di scenari di crisi. Infine, la risposta integrata garantisce un supporto continuo e l’accesso a risorse critiche, come assistenza medica e di security e piani di evacuazione, ove necessario. Questo modello è stato progettato per fronteggiare una vasta gamma di rischi, dai disastri naturali alle tensioni geopolitiche.

L’importanza di adottare un approccio proattivo è evidenziata anche dai recenti case study basati sulle più recenti crisi che hanno visto il coinvolgimento in prima linea di International SOS a supporto dei propri clienti. Durante il conflitto tra Israele e Hamas, l’organizzazione ha dimostrato come un modello di assistenza proattivo e integrato possa fare davvero la differenza. Attraverso una combinazione di raccomandazioni, strumenti di monitoraggio, coordinamento con partner in loco e piani di evacuazione, è stato possibile tutelare la salute e la sicurezza del personale di organizzazioni attive nelle aree interessate dal conflitto. Questo approccio è un esempio concreto di come prevenzione e preparazione siano elementi essenziali nella gestione dei rischi di viaggio.
Le sfide poste dalla permacrisi
Il contesto odierno è caratterizzato da un’elevata incertezza e imprevedibilità, con cui inevitabilmente bisogna confrontarsi. Crisi come la pandemia di COVID-19, il conflitto in Ucraina e le crescenti tensioni geopolitiche richiedono l’adozione di un programma di gestione dei rischi di viaggio efficiente ed efficace. Tra le principali sfide si evidenziano l’incremento dei rischi sanitari, legato all’emergere di nuove epidemie e alla diffusione di malattie croniche, e gli eventi climatici estremi, che compromettono la sicurezza delle infrastrutture critiche. A queste si aggiungono le tensioni sociali e politiche, che aumentano il rischio di disordini civili e attacchi terroristici.
Questi scenari richiedono una capacità operativa robusta, e la necessità di essere supportati da partner con capabilities in loco e che possono contare su una rete globale di esperti e fornitori locali. Le organizzazioni devono poter contare su informazioni aggiornate e tempestive e su un supporto operativo che consenta loro di reagire rapidamente e con efficacia a crisi e incidenti. La collaborazione tra stakeholder è essenziale per garantire una gestione coordinata e tempestiva delle emergenze.
Strategie di mitigazione e normative
Per affrontare queste sfide, è fondamentale implementare un programma di Travel Risk Management efficace. Questo include l’uso di strumenti avanzati per il monitoraggio dei rischi per i viaggiatori e l’accesso ad aggiornamenti in tempo reale. Le valutazioni dei rischi forniscono un quadro chiaro delle minacce specifiche per ciascuna organizzazione e destinazione, permettendo di sviluppare piani di risposta adeguati. Il supporto in loco fornito da esperti e la pianificazione di emergenza permettono di garantire risposte rapide e tempestive in caso di crisi.
La conformità alle normative nazionali e alle linee guida internazionali, come la UNI ISO 31030:2021 rappresenta un ulteriore elemento chiave per la gestione dei rischi di viaggio, che consente alle organizzazioni di essere adeguatamente preparate a fronteggiare tali rischi, mantenere la continuità operativa, e di restare competitive.
Ciò sottolinea l’importanza di integrare la gestione dei rischi di viaggio con le politiche aziendali più ampie, assicurando un approccio coerente e allineato agli obiettivi strategici. Questo include la definizione di ruoli e responsabilità, l’adozione di misure di mitigazione specifiche e la creazione di flussi strutturati di comunicazione e reporting.
Conclusioni
Nel contesto della permacrisi, il Travel Risk Management non è più una scelta, ma una necessità. Le organizzazioni devono, quindi, investire in modelli di assistenza evoluti per proteggere i loro dipendenti, e mitigare rischi e minacce che potrebbero impattare negativamente sulla salute e sicurezza della forza lavoro, nonché sulla continuità operativa e sulla reputazione aziendale. Attraverso un approccio integrato e proattivo, è possibile affrontare con successo le sfide di un mondo sempre più incerto e interconnesso. La resilienza organizzativa, supportata da strategie innovative e una forte attenzione al Duty of Care, rappresenta il punto di partenza per costruire un futuro più sicuro e sostenibile.
Safety Focus – Anno XII – Numero 9 – 15 marzo 2025