Cadute dall’alto, Circolare del Ministero sui dispositivi di ancoraggio
di Federica Palmieri
La Circolare n. 3 dell’ 11 Febbraio 2015 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti ha portato dei chiarimenti merito alle linee vita e ai dispositivi di ancoraggio.
In seguito alle numerose richieste di chiarimenti avanzate dagli operatori del settore delle costruzioni, il Ministero ha spiegato che ci sono due tipi di dispositivi di ancoraggio:
- quelli che seguono il lavoratore, installati non permanentemente nelle opere di costruzione e che sono, quindi, caratterizzati dall’essere amovibili e trasportabili (DPI – Dispositivi di Protezione Individuale);
- quelli installati permanentemente nelle opere stesse e che, pertanto, sono caratterizzati dall’essere fissi e non trasportabili; tra cui tutti i dispositivi o sistemi che non seguono il lavoratore alla fine del lavoro, ma restano fissati alla struttura, sebbene i componenti del dispositivo o sistema siano “rimovibili”, perché, ad esempio, fissati al supporto.
I primi, come detto, seguono il lavoratore e non sono installati in modo permanente, ma sono amovibili e trasportabili. Si tratta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), che devono presentare una serie di caratteristiche, come essere portati in loco ed utilizzati dal lavoratore. Questo tipo di dispositivi deve essere conforme al D.lgs. 475/1992 e avere la marcatura CE.
I secondi, al contrario, sono fissi e al termine dei lavori restano nella struttura anche se possono presentare alcune componenti rimovibili perché avvitate ad un supporto. In questo caso non è richiesta la marcatura CE.
I dispositivi devono essere considerati prodotti da costruzione e rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento n. 305 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 891106/CEE del Consiglio.
Safety Focus – Anno II – Numero 04 – 28 Febbraio 2015