di Maria Carmela BONELLI
Analizzando i dati relativi agli infortuni sul lavoro in Italia si scorge un quadro preoccupante, con una diminuzione degli incidenti mortali, ma un significativo aumento degli infortuni e delle malattie professionali.
I settori che hanno registrato il maggior numero di morti sul lavoro sono i cantieri, il trasporto e il magazzinaggio, l’agricoltura e a seguire gli altri ambiti lavorativi
Mario Stigliano, esperto di cantieri, commenta: “I cantieri continuano ad essere i luoghi in cui accadono i principali infortuni mortali o con gravi invalidità. Si tratta di un problema diffuso in tutta Italia con dei fattori di rischio prevalenti come le cadute dall’alto e le attività in spazi confinati. È necessario cambiare l’approccio nei cantieri attuando strumenti di Sicurezza Operativa affinché tutte le figure siano direttamente coinvolte ed impegnate nel garantire la sicurezza“.
Questi infortuni hanno un denominatore comune legato a sottovalutazione del rischio, mancata formazione, mancato uso (o fornitura) dei DPI e fretta … tanta fretta.
Si affiancano a questi i nuovi rischi emergenti come quelli introdotti dalla digitalizzazione o quelli introdotti con i tanti lavoratori stranieri.
La tutela della salute e della sicurezza devono andare di pari passo con la qualità dell’occupazione e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Molto spesso dietro questi infortuni si nascondono fenomeni di sfruttamento e illegalità.
Safety Focus – Anno X – Numero 17 speciale – 28 Ottobre 2023