Sicurezza sul lavoro: con il nuovo Osservatorio del CNEL si apre una nuova era di prevenzione e tutela | Mario Stigliano

 di Mario Stigliano

Ogni anno in Italia assistiamo a numeri preoccupanti: migliaia di infortuni sul lavoro, centinaia di morti, le cosiddette “morti bianche”. Un termine che sembra voler addolcire una realtà tragica, ma che invece è un grido di allarme per un Paese che deve cambiare rotta. Nel solo 2024, l’INAIL ha registrato quasi 700mila denunce di infortunio, di cui oltre mille con esito mortale. Non possiamo più accettare questa situazione come normale.

Il 16 gennaio 2025 rappresenta una data storica per la sicurezza sul lavoro. Al CNEL è stato ufficialmente inaugurato l’Osservatorio permanente sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, un organismo senza oneri, ma con un obiettivo chiaro: fare della sicurezza una priorità condivisa tra istituzioni, imprese e lavoratori.

Come ha sottolineato Renato Brunetta, Presidente del CNEL: “Lo stillicidio di tragedie quotidiane non è più accettabile. La sicurezza è la cartina tornasole della qualità del mercato del lavoro. Non può essere delegata solo alla legge o agli ispettori: servono impegno collettivo e partecipazione delle rappresentanze sociali“.

L’Osservatorio Permanente non sarà solo un ulteriore organismo di monitoraggio. Tra i suoi compiti principali, ci sono:

  • Analisi e ricerca: raccogliere e studiare i dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali.
  • Promozione delle buone pratiche: individuare e diffondere le strategie più efficaci per prevenire incidenti, già sperimentate con successo nei luoghi di lavoro.
  • Collaborazione interistituzionale: lavorare a stretto contatto con INAIL e altri enti pubblici per sviluppare una mappatura dei rischi nei vari settori produttivi.

L’obiettivo non è solo ridurre il numero di incidenti, ma creare un vero ecosistema in cui la sicurezza sia percepita come un investimento e non come un costo.

Gran parte delle imprese italiane sono piccole o micro, spesso con difficoltà ad accedere al credito e risorse limitate da investire in prevenzione. È proprio in questo contesto che l’Osservatorio può fare la differenza. Il Direttore Generale dell’INAIL, Marcello Fiori, ha dichiarato che “le politiche di prevenzione non sono un costo, ma un valore aggiunto per il Paese. La chiave è rafforzare il nostro sistema economico, coinvolgendo lavoratori, imprese e parti sociali“.

Negli anni ho imparato che la sicurezza non è solo una questione normativa, ma una attività che richiede impegno e dedizione. Nei miei cantieri, applico quotidianamente il metodo “Sicurezza Operativa”, che si basa su quattro pilastri fondamentali:

  • Patto della sicurezza: un impegno condiviso da tutti i soggetti coinvolti nel cantiere
  • Pianificazione dei lavori: un’organizzazione meticolosa che anticipi rischi e interferenze
  • Valutazione del rischio: un’analisi specifica delle criticità, che non si limiti a generiche procedure
  • Pre-job e toolbox: momenti quotidiani di confronto tra i lavoratori per sensibilizzare e preparare il team ad affrontare i rischi.

Questo approccio operativo mette al centro la vita dei lavoratori, ma anche l’efficienza dei cantieri, dimostrando che sicurezza e produttività possono andare di pari passo.

L’Osservatorio Permanente del CNEL rappresenta una grande opportunità per mettere in rete istituzioni, parti sociali e aziende, diffondendo la cultura della prevenzione. Ma il cambiamento richiede anche l’impegno di ciascuno di noi: non possiamo più considerare la sicurezza un optional o una semplice formalità. È una responsabilità condivisa, che può salvare vite e migliorare il lavoro di tutti.

Perché in cantiere, come nella vita, la sicurezza non è mai negoziabile.

Safety Focus – Anno XII – Numero 7 – 27 febbraio 2025