di Maria Carmela BONELLI
Nel 2019, l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) celebra i 25 anni di attività, durante i quali è riuscita a creare e mobilitare una rete paneuropea di partner impegnati a rendere i luoghi di lavoro europei più sicuri, sani e produttivi.
Tra i partner la redazione di Safety Focus ha dato il proprio contributo a livello italiano.
“La sicurezza e la salute dei lavoratori sono una componente essenziale della sicurezza degli esseri umani in generale… Lavorare in condizioni di sicurezza non è solo un principio valido dal punto di vista economico, ma anche un diritto umano fondamentale” (Kofi Annan, 2002)
La salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) sono state sin dall’inizio parte integrante del progetto europeo. Creata nel 1951, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), che costituisce il fondamento di quella che in seguito sarebbe divenuta la Comunità Economica Europea e poi l’Unione europea (UE), riuniva le industrie europee del carbone e dell’acciaio nello sforzo di rimettere insieme un’Europa frammentata e di porre le basi per un futuro all’insegna della collaborazione. Grazie a questa iniziativa, due degli ambienti di lavoro più pericolosi di quel periodo assumevano improvvisamente un ruolo centrale, dando vita a uno degli obiettivi fondamentali della CECA: garantire “l’equiparazione e il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori” nei suddetti settori.
Ci è voluto fino al 1985, tuttavia, perché in Europa fosse dato impulso all’approccio tripartito in materia di SSL. Grazie all’iniziativa di Jacques Delors, Presidente della Commissione Europea all’epoca, al concetto di “dialogo sociale” è stato conferito un mandato costituzionale nell’UE, spianando la strada alla pubblicazione della Direttiva quadro (89/391/CEE) del 1989, della quale si celebra il 30° anniversario nel 2019. Questa importante pietra miliare per la SSL non solo ha fissato requisiti minimi di sicurezza e salute nell’UE, ma vi ha posto in posizione centrale la nozione rivoluzionaria di valutazione dei rischi e di miglioramento continuo.
Sulla scia della Direttiva quadro, la Commissione Europea ha avviato una campagna a livello europeo volta a far sì che la SSL e gli effetti deleteri del lavoro in ambienti non sicuri fossero incontestabilmente in primo piano, dichiarando il 1992 anno europeo per la sicurezza, l’igiene e la salute sul luogo di lavoro. Tale iniziativa è nata in risposta a scioccanti cifre rilevate nei luoghi di lavoro d’Europa: 4 milioni l’anno di incidenti sul posto di lavoro, 8000 dei quali mortali – in Italia si registrano ancora circa 1000 morti all’anno sul lavoro, quasi 3 al giorno – sono stati segnalati all’inizio degli anni ’90, con un costo per l’Europa di 20 milioni di EUR. L’anno europeo mirava a sensibilizzare i cittadini in merito ai rischi per la SSL e a mettere in evidenza il lavoro svolto per migliorare le norme di sicurezza.
L’anno europeo del 1992 e il crescente volume della legislazione in materia di SSL hanno gettato le basi per la creazione di un’agenzia dedicata alla sicurezza e alla salute sul lavoro: l’EU-OSHA.
La decisione di istituire l’Agenzia è stata adottata in occasione di un vertice del Consiglio nell’ottobre 1993; nel 1994 è stato adottato il regolamento (CE) n. 2062/1994 relativo all’istituzione dell’EU-OSHA, del quale una lieve modifica è entrata in vigore nel 2019.
Fin dall’inizio l’EU-OSHA si è attenuta alle strategie dell’UE in materia di SSL, lavorando in sintonia con la Commissione europea, e ha assunto un ruolo chiave nell’ideazione di tali strategie e nella comunicazione in proposito.
La missione e la visione dell’EU-OSHA sono state chiare fin dall’inizio:
- produrre, raccogliere e fornire informazioni, analisi e strumenti di qualità al fine di migliorare le conoscenze, sensibilizzare e scambiare informazioni e buone pratiche in materia di SSL;
- essere un leader riconosciuto nella promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in Europa per garantire un’economia intelligente, sostenibile, produttiva e inclusiva.
Il fatto che l’Agenzia sia riuscita a centrare i suddetti obiettivi negli ultimi 25 anni può essere attribuito ai suoi due punti sinergici di forza: la rete di punti focali e il sistema di lavoro tripartito.
Il modello tripartito consente ai governi, alle organizzazioni dei datori di lavoro e ai sindacati dei lavoratori di vedere rispettati e rappresentati i propri punti di vista nel processo decisionale, rafforzando i valori di collaborazione e partenariato dell’EU-OSHA. La sinergia di questo modello operativo con la vasta rete di punti focali e partner a livello nazionale dell’EU-OSHA ha avuto un duplice effetto:
- è stata essenziale per giungere a un consenso in termini di comprensione dei rischi sul luogo di lavoro e di modalità con le quali affrontarli negli anni a venire;
- ha dato all’Agenzia gli strumenti per sviluppare e promuovere efficacemente una cultura della prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro europei.
Questi risultati hanno contribuito a migliorare in modo significativo le condizioni di lavoro negli Stati membri dell’UE.
Guardiamo con impazienza ad altri 25 anni di fruttuosa collaborazione e impegno alla sensibilizzazione e alla promozione di buone pratiche nel campo della SSL!
Safety Focus – Anno VI – Numero 1 – 27 Gennaio 2019